Lo strato bruno che copre la roccia o la pietra è comunemente detto suolo o terreno; la roccia si è mutata in terreno per effetto dell’atmosfera ed il colore bruno è dato dal ferro che contiene ; nel terreno comincia la vita vegetale.
Come ormai noto, le piante hanno bisogno dell’azoto per vivere ed i 4/5 dell’atmosfera sono costituiti da azoto per cui le piante ricavano l’azoto necessario e l’acido carbonico dall’aria che li avvolge.
In natura l’azoto viene molte volte accumulato nel terreno dalla caduta dei fulmini che, carichi di azoto, scaricano con la pioggia l’azoto per terra consentendo alle piante di nutrirsi. Ma questo quantitativo non è sufficiente alla nutrizione del mondo vegetale, per cui debbono concorrere altri elementi in maniera sistematica.
Studiando il mondo vegetale si è scoperto che le piante chiamate leguminose, non hanno bisogno di azoto per crescere ma le loro radici presentano delle protuberanze piene di azoto: cosa fa crescere queste protuberanze?
Le protuberanze sono piene di microrganismi, liberi nel terreno, nutriti dalle foglie cadute e dalle piante morte, per cui si è stabilito un legame fra le piante ed i microrganismi in cui le piante danno ai microrganismi lo zucchero e l’amido del quale hanno bisogno, poiché non sono verdi, mentre i microrganismi hanno il potere di fissare l’azoto, cioè di combinarlo con altri elementi e di cederlo alle piante che se ne avvalgono.
Ma questa scoperta ha indotto a pensare che potessero esserci altri microrganismi nel terreno che potessero fissare l’azoto per cederlo alle piante, ma l’azoto combinato accumula energia che viene usata dalla pianta.
Per ottenere una certa combinazione di azoto chimicamente occorre usare una certa quantità di calore e di elettricità poiché in natura nulla si crea e nulla si distrugge e pertanto la vita può solo trasformare, non creare.
L’energia per i processi di trasformazione delle piante viene dal sole ed i microrganismi lo trasformano in nitrati.
Questi azoto-batteri ( termine con il quale sono più conosciuti questi microrganismi) si trovano in tutti i terreni e trasformano lo zucchero in nitrati rapidamente ma non possono vivere in presenza di acidità dei terreni.
Quando l’uomo, in maniera stolta, concimando i terreni li rende acidi, in realtà distrugge un processo intero perché ne altera l’equilibrio.
Riflettete che quando l’uomo utilizza il carbon fossile e l’olio minerale sta consumando definitivamente il tesoro accumulato dalle piante che sono esistite nel passato, cioè la luce ed il calore del sole!
Commenti